Coro
Il coro parrocchiale S. Cecilia da oltre trent’anni anima le principali solennità dell’anno liturgico, nonché i tempi forti. In questo il coro ha svolto un percorso di grande riflessione e approfondimento sulla liturgia, approfondendo un repertorio che da un lato valorizzi la tradizione popolare, dall’altro tenga presente le indicazioni del Messale romano e del Concilio Vaticano II. In tale percorso fondamentale come strumento è stato il Repertorio nazionale dei canti, edito dalla CEI nel 2008. Per questo motivo vengono anche eseguiti alcuni canti in lingua latina, in particolare i canti dell’ordo Missae (cioè il Gloria, il Credo, il Sanctus, il Pater noster e l’Agnus Dei) attraverso le melodie delle missa de angelis, della missa simplex o della missa Cantate Domino di G. Oltrasi. Ciò avviene in ascolto del magistero del Concilio Vaticano II che, attraverso la costituzione Sacrosanctum Concilium stabilisce: «L’uso della lingua latina, salvo diritti particolari, sia conservato nei riti latini». Lo stesso Benedetto XVI, nella esortazione Sacramentum caritatis, scriveva: «non si trascuri la possibilità che gli stessi fedeli siano educati a conoscere le più comuni preghiere in latino, come anche a cantare in gregoriano certe parti della liturgia». Anche S. Giovanni Paolo II riconosceva che la lingua latina «è stata anche un’espressione dell’unità della Chiesa, e, mediante il suo carattere dignitoso, ha suscitato un senso profondo del mistero eucaristico». La nuova traduzione del Messale Romano, da poco entrata in uso e approvata dal Santo Padre Francesco (2020), recepisce questi insegnamenti nei suoi predecessori. Nonostante il messale, come anche la versione precedente, sia appunto una traduzione in lingua italiana, esso sottolinea l’importanza di mantenere l’uso del latino in alcune parti cantate della Messa, che quindi in fedeli devono conoscere: “A parità condizioni, si dia la preferenza al canto gregoriano, in quanto proprio della Liturgia romana. Gli altri generi di musica sacra, specialmente la polifonia, non sono affatto da escludere, purché rispondano allo spirito dell’azione liturgica e favoriscano la partecipazione di tutti i fedeli […] è opportuno che i fedeli sappiano cantare insieme, in lingua latina, e nelle melodie più facili, almeno le parti dell’ordinario della Messa, specialmente il simbolo della fede e la preghiera del Signore” (ordinamento del messale romano n. 41).
Confraternita del Santissimo Sacramento
La Confraternita del Santissimo Sacramento di Rio Saliceto è stata fondata, come tante altre della nostra zona, nel 1593, cioè all’indomani del Concilio di Trento. E’ stata riordinata con bolla apostolica del 1613 e rinnovata dal vescovo di Reggio Emilia Forni nel 1727. Un tempo tale confraternita aveva anche proprietà terriere (circa una ventina di biolche reggiane) le cui rendite servivano a soddisfare i vari legati, vale a dire le disposizioni testamentarie dei donatori, generalmente con il vincolo delle celebrazioni di un determinato numero di Messe, per il decoro della chiesa o l’assistenza ai poveri. Tali proprietà furono alienate alla Confraternita nel 1798 nel contesto delle soppressioni attuate dalla Repubblica Cisalpina.
La confraternita, a partire dalla seconda metà del XX secolo, soprattutto per quanto riguarda il ramo maschile, ha subito una progressiva riduzione dei suoi membri, anche perché dopo la seconda guerra mondiale si preferiva indirizzare i giovani verso l’Azione Cattolica. Tuttavia le consorelle hanno continuato a prestare il loro servizio fino alla fine del secolo. Proprio costoro, nel settembre 2021, hanno accolto nuovi confratelli e consorelle, desiderosi di partecipare alle attività del sodalizio. A partire da questa data quindi, l’attività della Confraternita ha avuto nuova linfa, aggregando anche l’anno seguente nuovi confratelli. Attualmente essa conta 20 iscritti, si occupa principalmente dell’Adorazione Eucaristica (III sabato del mese), delle Quarantore, del servizio liturgico nelle principali solennità dell’anno, e dell’organizzazione delle processioni del Corpus Domini e del Santo Patrono.
CALENDARIO IMPEGNI DELLA CONFRATERNITA 2024-25
Cariche confraternali in vigore dal 19 dicembre 2024:
Gruppo di preghiera Padre Pio
Nella nostra parrocchia è attivo, a partire dal 2017, un gruppo di preghiera dedicato a S. Pio da Pietrelcina. Tale gruppo fa parte della grande famiglia dei gruppi di preghiera di Padre Pio, molto diffusi in Italia e nel mondo. Essi sono frutto del Ministero sacerdotale di Padre Pio e la loro origine risale agli anni della seconda guerra mondiale, quando Papa Pio XII chiese di pregare per la pace e per la salvezza del mondo. Padre Pio mise in atto questo desiderio del pontefice chiamando attorno a sé i suoi figli spirituali e tutti i fedeli. Il suo esempio venne seguito in moltissimi paesi italiani ed europei. Si formarono così vari nuclei che periodicamente si riunivano per pregare secondo le intenzioni del Padre. Ai fedeli che andavano da lui, Padre Pio raccomandava di pregare.
Il gruppo di preghiera di Rio Saliceto si riunisce una volta al mese – di norma il secondo venerdì del mese alle 20.45 – per l’Adorazione Eucaristica con la recita del Santo Rosario corredato dalle meditazioni di Padre Pio, a cui segue la S. Messa.
Sussidi Liturgici
Novene
Preghiere dei Fedeli
Via Crucis
Liturgia delle Ore da stampare
Tempo di Avvento
Tempo di Natale
Tempo di Quaresima
Settimana Santa e Triduo Pasquale
Tempo di Pasqua
Tempo Ordinario
Questi 4 schemi coprono tutte le 34 domeniche del tempo ordinario
Solennità del Signore nel tempo ordinario
Proprio dei Santi
(*) Festività proprie della Diocesi di Reggio Emilia – Guastalla