A partire dagli anni ’90, a seguito della caduta dell’Unione Sovietica, il nuovo governo russo autorizzò il rientro in Italia delle ossa di diversi soldati italiani dell’ARMIR (armata italiana in Russia) caduti in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale (1942-43). Prima vi fu una celebrazione comune a Bologna officiata dal card. Biffi presso la basilica di San Petronio, quindi le salme dei caduti presero la direzione dei rispettivi paesi d’origine. Fra di essi vi era il caporale riese Mario Mussini, che, dopo la celebrazione bolognese, venne accolto in parrocchia da un picchetto d’onore sabato 6/3/1993, quindi il giorno seguente, alla presenza di tutta la comunità parrocchiale, vi fu la Messa di esequie officiata dal prevosto don Romano Vescovi. Il caporale venne poi sepolto nel cimitero di Rio Saliceto all’interno della cappella dei caduti.